L'analisi e la comparazione dei tratti somatici, il confronto delle fotosegnaletiche e dei frames è effettuata allo scopo di individuare gli autori di un fatto criminoso, ripresi da telecamere a circuito chiuso.
La metodologia prevede la settorializzazione su un personal computer dedicato, l'analisi dei frame, l'estrapolazione delle migliori immagini e il successivo confronto con le foto disponibili dei sospettati.
In generale, l'identificazione personale avviene anzitutto sulla base delle caratteristiche fisionomiche, antropometriche, dattiloscopiche.
Storicamente, i rilievi antropometrici furono introdotti dal francese Alphonse Bertillon. Il procedimento consisteva nella rilevazione di undici parametri del corpo umano nell'insieme, del capo e degli arti, fondandosi sul principio che dopo i venti-venticinque anni lo scheletro umano non si accresce e che le dimensioni delle ossa sono diverse da uomo ad uomo, così da non potere trovare due persone con identica ossatura.
L'esperienza e la pratica quotidiana, col tempo, dimostrava che il metodo poteva causare errori grossolani.
Con l'affermarsi della dattiloscopia i limiti del metodo del bertillonage furono superati risultando l'identificazione personale attraverso la comparazione delle impronte papillari il metodo principe.
Insieme alla metodologia dattiloscopia, l'analisi di confronto condotto sulla struttura anatomica generale e in particolare sul volto, consente di asserire l'eventuale identità di due soggetti.
Per compiere tale indagine occorre potere disporre dell'osservazione diretta degli individui ovvero di documenti che rappresentino sottoforma di fotografie o di fotogrammi estrapolati da immagini registrate, l'anatomia delle persone oggetto di confronto. Le immagini, allora, costituiscono elementi fondamentali per l'identificazione personale.
Il confronto di due soggetti si basa sulla definizione di parametri discriminatori che possono essere sia fisionomici che metrici. I parametri fisionomici sono di tipo qualitativo e si basano su elementi oggettivi, i parametri metrici sono, invece, quantitativi.
Lo studio degli aspetti somatici e metrici richiede l'individuazione di particolari siti anatomici, detti punti di repelle, utili sia per la caratterizzazione di strutture morfologiche, sia per la misurazione di parametri confrontuali.